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Quanto consuma l’antifurto di casa? Scopriamolo insieme

Le bollette crescono e ti chiedi quanto consuma l’antifurto di casa e quanto pesa sul tuo portafoglio (e sull’ambiente) in termini di consumo elettrico? È una domanda più che legittima e per cui è importante trovare una risposta, soprattutto se sei in procinto di installare un impianto antifurto domestico e vuoi sapere cosa aspettarti in termini di spese in più.

 

Il consumo elettrico di un impianto di allarme antifurto

Com’è facile comprendere, il consumo elettrico di un impianto di allarme varia a seconda dell’ampiezza e della complessità dell’impianto stesso. Proteggere una grande villa con un antifurto perimetrale, telecamere all’interno e all’esterno, decine di sensori e un sistema di rilevazione incendi richiederà ovviamente consumi molto più alti dell’impianto di un semplice appartamento in città.

Tuttavia, proviamo a immaginare un impianto a protezione di una casa indipendente di dimensioni medie, dotato di sensori ma non di telecamere, e con un collegamento alle forze dell’ordine. Il consumo si aggirerà tra i 50 e i 70 kWh all’anno, per un impatto sulla bolletta che, a seconda del prezzo attuale dell’energia e della tariffa dell’operatore, può variare da pochi euro ad alcune decine.

Non un consumo significativo, dunque, che al di fuori dei momenti di picco dei costi energetici può risultare appena percepibile nel bilancio familiare.

È poi importante notare che oggi molti sistemi includono sia elementi collegati alla rete elettrica che elementi a batteria (con un costo dunque a parte). Inoltre, tutti gli impianti sono dotati di batterie di backup in caso di blackout elettrico.

 

Come ridurre il consumo energetico dell’antifurto di casa

Ora che abbiamo risposto alla tua domanda su quanto consuma un impianto di allarme domestico, vediamo com’è possibile ridurre tali consumi, anche in un’ottica di maggiore sostenibilità:

  • Sostituire gli elementi ormai datati con altri più recenti – le attuali tecnologie offrono una maggiore efficienza a parità o addirittura superiorità di prestazioni. Rimpiazzando gli elementi che ormai hanno fatto il loro tempo con altri di nuova realizzazione è possibile avere non solo un impianto più efficiente, ma anche migliore.
  • Garantire la manutenzione dell’impianto – i consumi dell’impianto antifurto possono crescere in caso di malfunzionamento o guasto, per non dire poi del fatto che un impianto malfunzionante non sarà in grado di svolgere il suo compito di protezione contro le intrusioni. Ecco perché la manutenzione dell’impianto antifurto di casa deve essere effettuata  circa ogni 4-6 mesi.

 

Mai staccare l’antifurto

Prima di concludere il nostro articolo, un importante raccomandazione: alcune persone staccano l’alimentazione dell’impianto di allarme domestico quando questo non è in funzione, pensando così di risparmiare un po’. Ebbene, si tratta di un errore da non compiere. Il motivo è che un impianto privo di corrente può essere facilmente manomesso, e non essere più affidabile al momento del bisogno.

 

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Con un servizio di reperibilità 24 ore su 27 e 7 giorni su 7 (incluse le festività), garantiamo che il tuo impianto antifurto domestico sia sempre in perfetta efficienza da oltre 30 anni.

Non solo progettiamo e realizziamo sistemi antifurto con l’utilizzo delle ultime tecnologie, ma offriamo un servizio di manutenzione in abbonamento che ti libera dal compito di ricordare quando è il momento di svolgere i controlli. Saremo noi a contattarti per fissare un appuntamento. E uscita e manodopera sono incluse nel prezzo.

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